Chiusura in calo per il listino milanese (-1,29%) in

una giornata condizionata dagli stacchi cedole di alcune blue chip del

listino.

Sul fronte macro, invece, scarna l'agenda odierna. Da segnalare

solamente i prezzi alla produzione in Germania che, nel mese di ottobre,

sono calati del 4,3% su base mensile e saliti del 34,5% a livello annuale

Il dato è inferiore alla previsione degli economisti di Intesa Sanpaolo

che si aspettavano un incremento dello 0,9% m/m e del 41,5% a/a.

A Milano le big del listino che hanno staccato la cedola sono state: B.Mediolanum -2,89%, Eni -5,24%, Intesa Sanpaolo -3,41%, Mediobanca -7,44%, Poste I. -2,62%, Recordati -1,06%, Tenaris -5,42% e Terna -1,04%.

In dettaglio, tra le blue chip Intesa Sanpaolo (0,0738 euro) e Poste (0,21 euro) hanno staccato l'acconto, mentre Eni (0,22 euro) ha distribuito la seconda tranche della cedola relativa all'esercizio 2022. Mediobanca invece ha staccato il dividendo intero (0,75 euro).

Segni piú, sul paniere principale, per Banco Bpm (+0,92%), Ferrari

(+0,86%) e Inwit (+1,3%). In rosso invece Saipem (-5,7%) dopo la notizia che la Corte Suprema Algerina ha rigettato il ricorso contro la sentenza di condanna emessa dalla Corte d'Appello di Algeri nel procedimento penale relativo al progetto di GNL3 Arzew. Saipem si riserva di impugnare la decisione presso ogni sede competente.

Debole anche Enel (-1,4%) alla vigilia del Capital Markets Day e vendite su Tim (-4,97%) mentre nel resto del listino ha chiuso in progresso Immsi (+1,72%).

fus

marco.fusi@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

November 21, 2022 11:43 ET (16:43 GMT)

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