(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 13 ott - Borse europee al palo nell'ultima seduta della settimana. A frenare gli indici continentali sono stati i timori sull'inflazione americana, i dubbi sulla tenuta dell'economia (il Fmi aveva rivisto al ribasso le stime e oggi Bankitalia ha tagliato le previsioni sul Pil italiano) e le banche centrali apparentemente intenzionate a non fare marcia indietro sulla strategia aggressiva (da Marrakech la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha detto che l'Eurotower resta ferma sulla stretta ed è pronta a fare di più se necessario). A questo si aggiunge l'escalation delle tensioni in Medio Oriente, con la paura di un allargamento della minaccia terroristica anche fuori da Israele. Così Milano, dopo avere brevemente recuperato terreno fino a un -0,1%, ha chiuso in calo dello 0,9%, poco sopra i minimi di seduta, ma archivia comunque la settimana con un rialzo attorno all'1,5%. Parigi ha ceduto l'1,4%, Francoforte l'1,5%, Madrid e Amsterdam l'1% e Londra dello 0,59%. A poco sono serviti l'aumento della produzione industriale dell'Eurozona e l'avvio brillante della stagione delle trimestrali americane con alcuni dei colossi finanziari che hanno battuto le previsioni degli analisti (JPMorgan, Citigroup, Wells Fargo e BlackRock hanno visto salire utili e ricavi). Le trimestrali delle banche americane sono tenute sotto osservazione anche dalle controparti italiane, che però sono rimaste alla finestra, con i titoli che non si sono mossi in modo particolare. Si è messa in luce solo Bper (+0,68%), premiata da una raccomandazione degli analisti di Barclays. La performance migliore è stata quella dei petroliferi (Tenaris +2,57%, Eni +1,32% e Saipem +1,83%) stanno beneficiando della nuova corsa dei prezzi del petrolio a causa della guerra in Israele e delle nuove sanzioni sull'export imposte dagli Stati Uniti alla Russia (+4,39% il Wti novembre a 86,55 dollari al barile, +4,2% il Brent dicembre a 89,62 dollari). Male Diasorin (-3,22%) che sconta il profit warning nel settore del gruppo tedesco Sartorius. Molto volatile il gas naturale ad Amsterdam: dopo aver cambiato più volte fronte i prezzi nel finale salgono del 4,07% a 55,16 euro. L'euro si indebolisce sul dollaro e scende sotto quota 1,05 a 1,0499 (da 1,0619 alla chiusura precedente). Lo spread chiude a 202 punti, contro i 196 della vigilia.

Ars

(RADIOCOR) 13-10-23 17:43:57 (0577)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN

 

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October 13, 2023 11:44 ET (15:44 GMT)

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