Gostner: Fri-El cerca soci per business geotermia (MF)
April 05 2023 - 3:03AM
MF Dow Jones (Italian)
In un momento fondamentale per il mondo energetico, un nuovo
dossier è pronto ad animare il comparto delle rinnovabili italiane.
La famiglia altoatesina Gostner, proprietaria del gruppo Fri-El
(che dal 2017 controlla la quotata Alerion Clean Power), ha deciso
di cercare nuovi soci per il business della geotermia.
In particolare, scrive MF-Milano Finanza, il gruppo ha affidato
un incarico all'advisor Equita per vendere il 50% di Fri-El Geo,
società che sta sviluppando impianti per la geotermia a media
entalpia (cioè con una temperatura dell'acqua tra 130-170 gradi) in
Italia, a un investitore che supporterà i piani della società
insieme con la famiglia, considerando che nel complesso i piani di
sviluppo richiederanno capex per circa 3 miliardi di euro (sono
necessari circa 200 milioni a impianto). Oggi saranno inviati
ufficialmente gli information memorandum a un numero selezionato di
investitori tra i principali operatori del settore (sia italiani
sia esteri) e anche ad alcuni importanti fondi infrastrutturali. I
proventi derivanti dalla cessione saranno messi a disposizione
dalla famiglia per le fasi successive di crescita del gruppo.
Fondata nel 2021, Fri-El Geo ha presentato, con il pieno
supporto di diverse istituzioni tra cui il Ministero dell'Ambiente
e della Sicurezza Energetica, il Progetto Pangea con cui si
prefigge di realizzare impianti che utilizzano il calore
proveniente da fonti geotermiche del sottosuolo da distribuire in
centri abitati e zone industriali sul territorio nazionale in
particolare in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna. Come ha spiegato
a MF-Milano Finanza Marino Marchi, managing director Investment
Banking di Equita che gestirà il processo di vendita relativo al
Progetto Pangea, sono stati individuati 15 siti di particolare
interesse per i quali la società ha acquisito i permessi
esplorativi che garantiscono la possibilità in esclusiva, per i
prossimi sei anni, di installare gli impianti».
Attualmente, prosegue Marchi, «i siti si trovano nelle aree di
Milano, Bergamo, Brescia, Pavia, Mantova, Ferrara, Como, ovvero
dove sono presenti le reti di teleriscaldamento». Attualmente, in
realtà, il gruppo sta già sviluppando (in fase avanzata) il primo
impianto industriale a Ostellato (Ferrara), che dovrebbe vettoriare
il primo calore ad inizio del prossimo anno e avrebbe attirato a sé
le attenzioni di numerosi big del settore. Nel complesso nella sola
Pianura Padana sarebbero almeno un centinaio i siti in cui sarebbe
possibile costruire impianti di geotermia a media entalpia. In
questa zona sono a disposizione dati del sottosuolo grazie alle
esplorazioni condotte da Eni negli anni '50-60. Se tutti 100 i
potenziali impianti geotermici entrassero in funzione, data anche
la possibilità di generare elettricità, potrebbero evitare il
consumo di ben 10 miliardi di metri cubi di gas l'anno, un settimo
di quanto consuma l'Italia, equivalenti ad oltre 17 milioni di
tonnellate di Co2 evitata.
alu
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0509:46 apr 2023
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April 05, 2023 03:48 ET (07:48 GMT)
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