"Siamo ad un punto di discontinuità della storia di Eurotech, e
questo nuovo inizio si nutrirà di quanto abbiamo costruito fino ad
oggi".
E' un passaggio della lettera che Roberto Siagri, presidente e
a.d. di Eurotech, ha inviato agli azionisti.
"Con la vendita di Parvus", spiega il numero uno della società,
"abbiamo incamerato in anticipo i flussi di cassa che Parvus
avrebbe generato nei prossimi 7-8 anni e abbiamo semplificato la
struttura operativa del Gruppo, con un beneficio sulla
focalizzazione strategica e sull'agilità di manovra. Il business
tradizionale dei NanoPC, cioè dei computer embedded per
applicazioni speciali, può contare oggi su una struttura ben
calibrata, con costi sotto controllo e circolante ben dimensionato,
già pronta per sostenere un fatturato tra 90 e 100 milioni di Euro,
cioè il livello che ci consentirà di ritornare alla dimensione
precedente la vendita di Parvus, ma con più marginalità e quindi
con un utile e la possibilità di dare dei dividendi".
"Con la crescita prevista del nostro business tradizionale dei
computer embedded avremo la possibilità di recuperare sia il
fatturato che l'Ebitda di Parvus in circa 18-24 mesi, grazie
all'aggiudicazione dei due importanti contratti sopra menzionati,
che nonostante la loro più lenta dinamica di sviluppo alla lunga
faranno sentire i loro effetti positivi. Abbiamo una cassa totale
di 28 Milioni di euro e una cassa netta di 15 milioni di Euro e
questo ci permette di guardare con serenità allo sviluppo delle
nostre direttrici strategiche del Computer Pervasivo (Embedded PC,
soluzioni M2M, soluzioni per la sicurezza e sorveglianza) e dei
Supercomputer a basso consumo (Green HPC), dandoci al contempo
l'opportunità di accelerare gli investimenti per espandere più
velocemente la nostra presenza sul mercato", sottolinea il
presidente.
"Con le soluzioni M2M e con la nostra soluzione Xentinel per la
sorveglianza e sicurezza", spiega Siagri, "possiamo contare su una
proposizione di valore innovativa per l'Internet of Things e per le
Smart Cities, mentre con le nostre soluzioni Aurora e G-station
possiamo affrontare i mercati dei Green HPC e degli High
Performance Embedded Computers (HPEC) per applicazioni sia fisse
che mobili. Grazie alla dotazione di dispositivi a catalogo e alla
combinazione di piattaforme HW e piattaforme SW, Eurotech è oggi in
grado di fornire ai propri clienti soluzioni complete per la
realizzazione di progetti di asset monitoring, dove "asset" può
essere virtualmente qualsiasi cosa che possa essere identificata
digitalmente".
"Contestualmente al potenziamento della struttura di vendite
dirette, spingeremo lo sviluppo dei canali indiretti", prosegue la
lettera, "attraverso nuove partnership e nuovi accordi di
distribuzione, che vadano a complementare la struttura di vendita
diretta interna. Con la nuova tipologia di prodotti che combinano
hardware e la piattaforma software as-a-Service, abbiamo la
possibilità di trasformare i nostri dispositivi hardware in
dispositivi as-a-Service, aprendo così alla possibilità di dare
inizio ad un modello di business con vendite ricorrenti di servizi,
di canoni d'uso e di supporto".
"In sintesi", conclude il presidente, "possiamo dire di essere
nella traiettoria giusta e al momento giusto. Questo vale sia per
la divisione HPC che per quella NanoPC: per quanto riguarda
quest'ultima, infatti, le recenti operazioni di acquisizione fatte
da PTC e Google hanno dato il segnale che il tempo dell'Internet
delle Cose è giunto. Inoltre ci danno anche altre due indicazioni:
quella di PTC ci conferma che la competizione si giocherà molto
sulle piattaforme SW; quella di Google che sarà strategico avere il
controllo non solo dei dati degli utenti ma anche dei dati
provenienti dai dispositivi. Dopo oltre cinque anni di ricerca ed
innovazione siamo oggi pronti per affrontare la sfida del mercato e
l'oceano blu di opportunità che si apre di fronte a noi. Nuovi
territori si aprono alla nostra vista. Nuovi traguardi sono
possibili. E allora, col supporto di tutti voi, che un nuovo grande
viaggio abbia inizio".
com/lab