Banca IFIS: il CDA approva i risultati preliminari 2019. Dividendo in crescita a 1,10 euro per azione

Banca IFIS: il CDA approva i risultati preliminari 2019

Dividendo in crescita a 1,10 euro per azioneUtile netto d’esercizio consolidato a 123,1 milioni di euro Nei 12 mesi CET1 ratio in aumento a 10,96%Raccolta retail: raggiunti i 4,8 miliardi di euro

DATI RICLASSIFICATI1

  • Proposta di dividendo in crescita del 5% a 1,10 euro per azione per un dividendo complessivo di 58,8 milioni di euro e un payout ratio dell’azione del 47,8%;
  • Utile netto d’esercizio consolidato: 123,1 milioni di euro. Il risultato è condizionato dalla diminuzione fisiologica del “reversal PPA”2;   
  • Reddittività complessiva consolidata: 133,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2018;
  • Margine di intermediazione: 558,3 milioni di euro (-3,2% vs 31 dicembre 2018). Positivo il contributo del “core” business;
  • Raccolta diretta in crescita a 4,8 miliardi (+8,3% vs 31 dicembre 2018);
  • Costi operativi: 294,9 milioni di euro (+7,9% vs. 2018) principalmente per effetto della crescita dei dipendenti del Gruppo: 1.753 al 31 dicembre 2019 (+7%).

                                                                                                                                                                                  

Requisiti di capitale senza il consolidamento in La Scogliera3:                                                          ·

CET1 ratio: 14,28% (13,74% al 31 dicembre 2018); TIER1 ratio: 14,28% (13,74% al 31 dicembre 2018); TCR: 18,64% (18,20% al 31 dicembre 2018). 

                                                               Requisiti di capitale con il consolidamento in La Scogliera:                                                           ·CET 1 ratio: 10,96% (10,30% al 31 dicembre 2018) si conferma al di sopra del requisito SREP pari a 8,12%; TIER1 ratio: 11,56% (10,92% al 31 dicembre 2018) al di sopra del requisito SREP pari a 10,0%; TCR: 14,58% (14,01% al 31 dicembre 2018) verso un requisito SREP pari a 12,5%.

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Mestre (Venezia), 11 febbraio 2020 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS, presieduto dal Vicepresidente dott. Ernesto  Fürstenberg Fassio, ha approvato oggi i risultati preliminari relativi all’esercizio 2019.Il 12 marzo 2020 verrà approvato il progetto di bilancio 2019.

«Banca IFIS è una banca profittevole e ben capitalizzata, con un patrimonio netto di 1,5 miliardi di euro; vantiamo un buon posizionamento di mercato con un importante vantaggio competitivo e un business model diversificato in due divisioni “core”: il segmento Commercial e Corporate Banking focalizzato sulle PMI e quello dei crediti deteriorati (NPL) – dichiara Luciano Colombini, Amministratore Delegato del Gruppo Banca IFIS -. Anche quest’anno proponiamo ai nostri azionisti un dividendo in crescita a conferma della solidità della Banca che consente, ancora una volta, di soddisfare chi ha deciso di investire in Banca IFIS. A ulteriore dimostrazione del fatto che la Banca è pienamente in grado di autofinanziare la sua crescita, abbiamo il CET1 che nei 12 mesi è aumentato dello 0,66% raggiungendo quota 10,96%».

«Nel 2019, un anno che ha visto la Banca impegnata in importanti cambiamenti, abbiamo realizzato un utile di 123,1 milioni di euro: un risultato questo che risente della diminuzione fisiologica del “reversal PPA” che, al netto delle imposte, scende dai 61 milioni di fine 2018 ai 47 milioni di fine 2019.

Per quanto riguarda il business NPL, nel corso del 2019, è stata perfezionata l’acquisizione dell’intero capitale sociale della società FBS ed è stato così accelerato il processo di integrazione tra i due business che porterà importanti sinergie derivanti dalla complementarietà del know-how di Banca IFIS e FBS. A conferma della nostra dinamicità sul mercato e delle ottime capacità di execution, sono stati raggiunti gli obiettivi di acquisto di NPL per circa 3 miliardi di euro. Per i prossimi anni la strategia prevede l’espansione del business anche nel segmento large loan secured attraverso l’acquisizione di piccoli servicer team specializzati e un continuo efficientamento della macchina del recupero.

Sul fronte della Banca Commerciale, nel corso del 2019, abbiamo continuato a finanziare l’economia reale confermando il nostro ruolo di Banca delle PMI, raggiungendo i nostri obiettivi in termini di ricavi e registrando una graduale contrazione del costo del rischio che aveva evidenziato, nei precedenti esercizi, un picco non fisiologico dovuto alla crisi che ha interessato il settore delle costruzioni. Nel prossimo futuro incrementeremo ulteriormente la nostra presenza nel segmento delle Piccole e Medie Imprese; ci focalizzeremo sulla continua evoluzione del nostro modello distributivo e operativo, con un’offerta di prodotti più ampia e investimenti in innovazione digitale che ci consentiranno di espandere ulteriormente la nostra base clienti».

«Nel 2019, dunque, abbiamo posto le basi e le fondamenta per il prossimo triennio. Il Piano Industriale, presentato il 14 gennaio, ha delineato la strategia e gli obiettivi che ci siamo posti di raggiungere al 2022 e che prevedono un utile netto sostenibile di 147 milioni di euro, grazie alla crescita di tutte le business unit, un ritorno sul patrimonio netto tangibile dell’8,9%, nuovi investimenti per 60 milioni di euro e 190 assunzioni. Le attività e le progettualità delineate sono già in essere e verranno perseguite e monitorate nei prossimi trimestri» conclude Luciano Colombini. 

Principali dinamiche

DATI RICLASSIFICATI 1  

Il conto economico consolidato 2019 del Gruppo Banca IFIS chiude con un utile di pertinenza della Capogruppo di 123,1 milioni di euro. Di seguito le principali voci economiche.

Margine di intermediazione

Il margine di intermediazione consolidato è pari a 558,3 milioni di euro (-3,2% rispetto all’esercizio precedente). Si evidenzia il positivo contributo derivante dalle componenti industriali dei Settore NPL e Imprese, in particolare per le Aree Leasing e Crediti Fiscali con i Crediti Commerciali che, nonostante la pressione competitiva sui margini, risultano sostanzialmente in linea con il 2018; tali contributi compensano parzialmente l’attesa diminuzione del “reversal PPA” 2.

In dettaglio: il margine del Settore NPL si attesta a complessivi 252,4 milioni di euro (244,2 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +3,4%) mentre quello del Settore Imprese è pari a 311,5 milioni di euro (335,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018, -7,2%), nello specifico: l’Area Crediti Commerciali 168,3 milioni di euro (-1,7 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2018), l’Area Corporate Banking 72,0 milioni di euro (-28,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2018, di cui 19,9 milioni per la diminuzione fisiologica del “reversal PPA” 2), l’Area Leasing 56,1 milioni di euro (+4,5 milioni di euro) e l’Area Crediti Fiscali 15,0 milioni di euro (+1,4 milioni di euro).

Rettifiche di valore nette1

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito al 31 dicembre 2019 pari a 87,2 milioni di euro, in riduzione del 12,9% rispetto all’esercizio precedente, sono quasi interamente riferite al Settore Imprese che, nel corso del 2019, ha registrato rettifiche di valore per rischio di credito per complessivi 83,5 milioni di euro (in riduzione di 13,9 milioni di euro rispetto al 2018, -14,3%), di cui 55,2 milioni di euro riferibili a esposizioni dell’Area Crediti Commerciali (-26,3%), 17,9 milioni di euro dell’Area Corporate Banking (+54,0% principalmente per effetto di svalutazioni connesse al deterioramento di posizioni già oggetto di ristrutturazione) e 10,2 milioni di euro dell’Area Leasing (-4,2%).

Costi operativi

I costi operativi sono pari a 294,9 milioni di euro (273,4 milioni di euro al 31 dicembre 2018, +7,9%) principalmente per effetto della crescita del numero dei dipendenti legata alle assunzioni e al nuovo perimetro societario. Il cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione1) si attesta al 52,8% rispetto al 47,4% del 31 dicembre 2018.

Le spese per il personale, pari a 130,0 milioni di euro, aumentano del 16,5% (111,6 milioni di euro al 31 dicembre 2018), sia per effetto della crescita del numero dei dipendenti del Gruppo che al 31 dicembre 2019 è di 1.753 risorse (+7,0% rispetto al 31 dicembre 2018 pari a 1.638 risorse), sia per effetto degli accordi transattivi relativi all’uscita dei soci di minoranza e amministratori di FBS.

Le altre spese amministrative, pari a 214,3 milioni di euro contro i 176,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018, includono l’onere di 30,9 milioni di euro per la chiusura di alcuni contenziosi fiscali riconducibili all’ex controllata Interbanca, il cui impatto economico è integralmente compensato nella voce “altri proventi netti di gestione” - comprensivo anche del relativo effetto fiscale - a fronte dell’attivazione delle garanzie in essere. Al netto di tale posta, l’aumento di 6,9 milioni è prevalentemente attribuibile al consolidamento del gruppo FBS acquisito nel 2019.

Gli altri proventi netti di gestione, pari a 77,5 milioni di euro (29,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018) includono gli effetti dell’attivazione di garanzie in essere a fronte della chiusura di alcuni contenziosi fiscali per 46,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019 (provento comprensivo del relativo effetto fiscale); al netto di tale importo, gli altri proventi netti di gestione (31,3 milioni di euro) sono riferiti principalmente ai ricavi derivanti dal recupero di spese a carico di terzi, la cui relativa voce di costo è inclusa nelle altre spese amministrative, in particolare tra le spese legali e le imposte indirette, nonché da recuperi di spesa connessi all’attività di leasing.

L’utile netto del Gruppo

Al 31 dicembre 2019 l’utile netto si attesta a 123,1 milioni di euro rispetto ai 146,8 milioni di euro di dicembre 2018, con un decremento del 16,1%, per effetto del contributo della componente straordinaria (reversal della PPA2).

L’utile per azione al 31 dicembre 2019 è pari a 2,30 euro.

Il dividendo unitario stimato risulta in crescita del 5% rispetto all’esercizio precedente ed è pari a 1,10 euro per azione per un dividendo complessivo di 58,8 milioni di euro e un pay-out ratio del 47,8%.

Focus sui singoli settori

Con riguardo al contributo dei singoli settori alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 31 dicembre 2019, si riportano di seguito le principali dinamiche.

Il margine di intermediazione del Settore Imprese, che contribuisce per il 55,8% al totale, si attesta a 311,5 milioni di euro con un decremento del 7,2% rispetto ai 335,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018; ai buoni risultati in crescita nelle Aree di business Leasing e Crediti Fiscali si contrappone il minor contributo del “reversal PPA”2 dell’Area di business Corporate Banking e la sostanziale tenuta dell’Area Crediti Commerciali. Il totale dei crediti del Settore Imprese al 31 dicembre 2019 è pari a 5.923,6 milioni di euro, sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente.

  • In particolare, l’Area Crediti Commerciali realizza un margine di intermediazione pari a 168,3 milioni di euro sostanzialmente in linea con i 170,0 milioni di euro del 31 dicembre 2018 (-1,0%). Il turnover del 2019 è in crescita di 0,5 miliardi di euro e risulta pari a 13,9 miliardi di euro (+4,0%) con un numero di imprese clienti pari a 11.015 in aumento del 5,4% sull’esercizio precedente. Tali buone performance sui volumi non hanno sostanzialmente compensato la pressione sui margini registrata nell’esercizio (-1%). Il totale dei crediti verso la clientela dell’Area si attesta a 3.613,7 milioni di euro (+0,8% rispetto alla fine del 2018).
  • Nel 2019 l’Area Leasing ha raggiunto un margine di intermediazione pari a 56,1 milioni di euro, in crescita del 8,7% rispetto all’esercizio 2018, grazie a un incremento degli impieghi medi. L’ammontare dei crediti verso la clientela ammonta a 1.448,5 milioni di euro (+3,5% rispetto al 31 dicembre 2018).
  • L’Area Corporate Banking realizza un margine di intermediazione pari a 72,0 milioni di euro con un decremento del 28,2% principalmente dovuto alle componenti di portafogli in “run-off” legate alla fisiologica diminuzione del “reversal PPA”2 per 19,9 milioni di euro (57,9 milioni di euro rispetto a 77,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018) e alla variazione nella valutazione al fair value di strumenti finanziari rilevata nel corso del 2019 rispetto al 2018 per circa 11 milioni di euro. Si evidenzia, di contro, la crescita della componente “running” del margine di intermediazione. L’ammontare dei crediti verso clientela del Corporate Banking ammonta a 706,9 milioni di euro, in diminuzione dell’11,4% rispetto a fine 2018, a causa della fisiologica diminuzione dei crediti della componente di portafogli in “run-off”.

Il margine di intermediazione del Settore NPL1 ammonta a 252,4 milioni di euro, in crescita dello 3,4% rispetto ai 244,2 milioni di euro al 31 dicembre 2018, ed è caratterizzato dalle seguenti voci.La voce “Interessi attivi da costo ammortizzato”, riferita agli interessi che maturano al tasso di interesse effettivo originario si attesta a 128,4 milioni di euro con un incremento del 28,7% dovuto principalmente all’aumento delle masse di crediti al costo ammortizzato, dove l’apporto maggiore è da ricondursi per 64,1 milioni di euro al bacino dei precetti, pignoramenti e oda, e per 24,4 milioni di euro al bacino dei piani di rientro. Si segnala inoltre che tale voce è riferita per 7,9 milioni di euro alla neo acquisita FBS.

La voce “Altre componenti del margine di interesse”, pari a 119,9 milioni rispetto ai 138,2 milioni di fine 2018 (-13,2%), include l’effetto economico derivante della variazione dei cash flow attesi, tenuto conto anche dell’allungamento dei tempi medi per i recuperi giudiziali. Si segnala che tale voce è riferita per 5,4 milioni di euro alla neo acquisita FBS.

La crescita della voce commissioni nette è quasi integralmente dovuta all’apporto della neo acquisita FBS. Gli utili da cessione di crediti passano da 17,1 milioni di euro a 15,7 milioni di euro e sono riferiti a code di lavorazione con un valore di costo ammortizzato pari a 7,4 milioni di euro.Il valore nominale dei crediti in gestione al 31 dicembre 2019 ammonta complessivamente a 24,4 miliardi di euro di cui 17,8 miliardi di euro di proprietà e 6,6 miliardi di euro in servicing conto terzi.Il valore netto contabile del portafoglio crediti di proprietà del Settore NPL ammonta a fine esercizio a 1.278,2 milioni di euro in crescita del 17,2% rispetto a fine 2018, anche grazie al contributo del Gruppo FBS.  In relazione all’acquisizione del Gruppo FBS, si precisa che il processo di Purchase Price Allocation (“PPA”) ha portato alla iscrizione alla data di business combination di un maggior valore dei crediti verso la clientela per il loro adeguamento al fair value per 7,9 milioni di euro al lordo dell’effetto fiscale. Nel corso del 2019 l’effetto economico del “reversal della PPA” (al lordo dell’effetto fiscale) è negativo per circa 1,8 milioni di euro.I flussi di cassa attesi lordi (ERC – Estimated Remaining Collections) ammontano a circa 2,5 miliardi di euro.

 

Di seguito si riporta la composizione delle principali voci patrimoniali del Gruppo Banca IFIS al 31 dicembre 2019.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Il totale dei crediti verso la clientela valutati al costo ammortizzato è pari a 7.651,2 milioni di euro, in aumento del 4,6% rispetto il saldo al 31 dicembre 2018. Sostanzialmente invariato il Settore Imprese (+0,1% rispetto al saldo del 31 dicembre 2018) mentre cresce dell’17,2% il Settore NPL, anche grazie al contributo del Gruppo FBS, e il Settore Governance & Servizi (+47,8% rispetto al saldo del 31 dicembre 2018).

Le attività deteriorate nette del Settore Imprese sono pari a 303,7 milioni di euro al 31 dicembre 2019, sono cosi composte:

  • Le sofferenze nette ammontano a 68,9 milioni di euro, in lieve aumento rispetto ai 67,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018 con un rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi netti sostanzialmente stabile. Il coverage ratio si attesta al 70,5% rispetto al 73,0% al 31 dicembre 2018, variazione guidata anche dai write off di alcune esposizioni interamente svalutate effettuate nell’esercizio. Il Gross ratio al 31 dicembre 2019 è pari a 3,7% (4,0% al 31 dicembre 2018). Il Net ratio è pari a 1,2% al 31 dicembre 2019 (1,1% a fine 2018).
  • Le inadempienze probabili nette presentano un saldo di 138,7 milioni di euro in diminuzione del 5,9% rispetto ai 147,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018, anche a seguito dell’aumento del coverage medio dal 36,9% al 45,9%. Il Gross ratio al 31 dicembre 2019 è pari a 4,1% (3,7% al 31 dicembre 2018). Il Net ratio è pari a 2,3% al 31 dicembre 2019 (2,5% a fine 2018).
  • Le esposizioni scadute deteriorate nette ammontano a 96,0 milioni di euro contro i 95,0 milioni di euro al 31 dicembre 2018 (+1,1%) con un coverage ratio del 8,4% rispetto all’11,3% al 31 dicembre 2018; l'incremento delle esposizioni scadute deteriorate è prevalentemente riferibile al settore pubblico che presenta livelli di copertura inferiori rispetto al settore privato. Il Gross e il Net ratio al 31 dicembre 2019 risultano invariati rispetto a fine 2018 e sono rispettivamente pari a 1,7% e 1,6%.

Complessivamente, il Gross NPE ratio del Settore Imprese è invariato rispetto al 31 dicembre 2018 e pari a 9,5% mentre il Net NPE Ratio è pari a 5,1% (5,2% al 31 dicembre 2018).

Raccolta

Al 31 dicembre 2019 la struttura del funding risulta così composta:

  • 62,4% clientela (62,8% a fine 2018);
  • 13,6% ABS (13,5% a fine 2018);
  • 12,6% titoli di debito (13,2% a fine 2018);
  • 9,4% TLTRO (9,3% a fine 2018);
  • 2,0% altro (1,2% a fine 2018).

Al 31 dicembre 2019 la raccolta diretta tramite Rendimax e Contomax risulta in crescita dell’8,3% rispetto al 31 dicembre 2018 attestandosi a 4.791 milioni di euro, a conferma dei requisiti di solidità del Gruppo.

Oltre alla crescita in termini assoluti dei volumi della liquidità raccolta nell’anno, a dimostrazione della consolidata fiducia riposta dalla clientela retail nella Banca, è da sottolineare anche un aumento della duration che, nel corso del 2019, passa da 1 anno e 8 mesi a 1 anno e 11 mesi. Tale miglioramento è principalmente riconducibile all’incremento della raccolta con scadenza a 5 anni che risulta più che raddoppiata (866 milioni di euro a fine 2019 rispetto ai 427 milioni di euro a fine 2018).

Patrimonio e ratio3

Si rafforza il patrimonio netto consolidato del Gruppo che, al 31 dicembre 2019, sale a 1.539,0 milioni di euro rispetto ai 1.459,0 milioni di euro del 31 dicembre 2018, con un incremento del 5,5%.

I coefficienti del solo Gruppo Banca IFIS, senza considerare gli effetti del consolidamento nella controllante La Scogliera, al 31 dicembre 2019 si attestano per il CET1 al 14,28% (rispetto al 13,74% al 31 dicembre 2018), per il TIER1 a 14,28% (13,74% al 31 dicembre 2018) e per il Total Capital al 18,64% (rispetto al 18,20% del dato al 31 dicembre 2018).

I coefficienti con il consolidamento prudenziale in La Scogliera al 31 dicembre 2019 si attestano per il CET1 al 10,96% (rispetto al 10,30% al 31 dicembre 2018), per il TIER1 al 11,56% (10,92% al 31 dicembre 2018) e per il Total Capital al 14,58% (rispetto al 14,01% del dato al 31 dicembre 2018).

Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2019 al netto del dividendo stimato.

Si segnala inoltre che, in data 28 gennaio 2019, Banca d’Italia ha richiesto al Gruppo Bancario Banca IFIS di adottare per il 2019 i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) pari all’8,12%, vincolante nella misura del 5,62%;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) pari al 10,0%, vincolante nella misura del 7,5%;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari al 12,5%, vincolante nella misura del 10,0%.

Il Gruppo Bancario Banca IFIS soddisfa al 31 dicembre 2019 i predetti requisiti prudenziali.

Fatti di rilievo avvenuti nell’esercizio

 

Il Gruppo Banca IFIS, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione “Investor Relations Istituzionali” ed alla sezione “Media Press” del sito web istituzionale http://www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa. Di seguito una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nell’esercizio.

Perfezionata l’acquisizione del 90% del capitale di FBS S.p.A.

Il 7 gennaio 2019 è stato perfezionato l’acquisto di FBS S.p.A., il quarto operatore nazionale specializzato nella gestione di NPL ipotecari e corporate. L’operazione, annunciata il 15 maggio 2018 e finanziata interamente grazie alla liquidità di cui Banca IFIS dispone, ha riguardato il 90% del capitale di FBS per un controvalore di 58,5 milioni di euro pagato in denaro.

L’Assemblea degli azionisti approva il bilancio 2018. Eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione, Luciano Colombini Amministratore Delegato

L’Assemblea ordinaria degli azionisti di Banca IFIS S.p.A riunitasi il 19 aprile 2019 ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2018, la distribuzione di un dividendo pari a 1,05 euro per ciascuna azione ordinaria con stacco cedola (n. 22) il 29 aprile 2019, record date il 30 aprile e messa in pagamento dal 2 maggio 2019. L’Assemblea ha approvato l’allargamento del numero dei consiglieri da 9 a 12, nominando i membri del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2019-2021. Dal 19 aprile 2019 Luciano Colombini è il nuovo Amministratore Delegato di Banca IFIS S.p.A..

Fitch conferma rating ‘BB+’, outlook stabile

In data 19 luglio 2019, l’agenzia Fitch Rating Inc. ha confermato il giudizio di rating a lungo termine (Long-term Issuer Default Rating, IDR) pari a ‘BB+’, outlook stabile.

Risultanze rapporto ispettivo di Banca d’Italia

In data 2 agosto 2019 sono pervenute le risultanze dell’ispezione di Banca d’Italia iniziata il 28 gennaio 2019 e conclusasi il 30 aprile 2019 che non ha evidenziato rilievi di conformità e non ha portato all’avvio di alcun provvedimento sanzionatorio.

Abbandonate le trattative tra Banca IFIS e Credito Fondiario

Con riferimento a quanto reso noto in un comunicato stampa del 2 agosto 2019, in merito alla sottoscrizione tra Banca IFIS S.p.A. e il Gruppo Credito Fondiario S.p.A. di una lettera di intenti non vincolante finalizzata a studiare la realizzazione di una partnership nel settore del debt servicing , in data 30 ottobre 2019 il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS ha deliberato di abbandonare definitivamente le trattative con Credito Fondiario e pertanto di non passare alla fase di due diligence, in ragione delle difficoltà incontrate nella definizione di un accordo negoziale soddisfacente per entrambe le parti in termini di assetti di governance.

Banca IFIS acquisisce l’intero capitale di FBS S.p.A.

In data 30 ottobre 2019, Banca IFIS ha perfezionato l’acquisto del 10% del capitale sociale di FBS S.p.A., detenuto dai soci di minoranza per un corrispettivo complessivo pari a 12,2 milioni di euro. Tale operazione, diventando Banca IFIS l’azionista unico di FBS S.p.A., consente di completare nel breve periodo le attività di integrazione di FBS nel Gruppo Banca IFIS e di realizzare uno sviluppo ancora più incisivo nel mercato italiano dei Non Performing Loans, a presidio di tutti i segmenti del credito deteriorato, con strutture flessibili di investimento e gestione.

Vendita dell’immobile milanese di Corso Venezia a Merope A.M.

Il 29 novembre 2019 Banca IFIS ha comunicato di aver sottoscritto un contratto con Merope Asset Management per la cessione dell’immobile situato in Corso Venezia 56 a Milano per un corrispettivo di 50,5 milioni di euro, realizzando una plusvalenza pre-tasse di circa 25 milioni di euro da iscrivere nell’esercizio 2020 oltre a un risparmio annuo, a regime, di costi operativi di circa 1,5 milioni di euro. La cessione dell’immobile, in linea con la strategia di Banca IFIS, è finalizzata a ottimizzare l’utilizzo degli immobili di proprietà, razionalizzare degli spazi e contenere i costi. La transazione sarà completata nel primo semestre 2020.

L’Assemblea degli azionisti approva le modifiche allo Statuto e l’aggiornamento delle Politiche di remunerazione

Il 19 dicembre 2019 l’Assemblea degli azionisti di Banca IFIS S.p.A., riunitasi in sede straordinaria e ordinaria, ha approvato la modifica degli articoli 8,10,12,13 e 20 dello Statuto sociale e l’introduzione degli articoli 10-bis e 12 bis. Le modifiche statutarie riguardano: la disciplina della presidenza dell’Assemblea degli Azionisti e del ruolo del segretario dei lavori assembleari; il rapporto tra componente fissa e componente variabile della remunerazione del personale; l’introduzione della figura del Presidente onorario della Banca; la funzione di segretario del Consiglio di Amministrazione e la competenza alla sua designazione; l’espressa previsione dei comitati endoconsiliari; l’introduzione del c.d. casting vote e la disciplina dei poteri di rappresentanza in caso di assenza o impedimento del Presidente del Consiglio di Amministrazione.

L’Assemblea ha approvato anche l’aggiornamento delle Politiche di remunerazione del Gruppo Banca IFIS per il 2019.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio

 

Presentazione del Piano Industriale 2020/2022

Il 14 gennaio 2020 il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS presieduto dal Vicepresidente dott. Ernesto Fürstenberg Fassio ha approvato il Piano Strategico 2020/2022 che prevede un utile netto a 147 milioni di euro al 2022, investimenti per 60 milioni e 190 assunzioni.

Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

 
 

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Mariacristina Taormina, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Schemi di Bilancio Consolidato Riclassificati

Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al Settore NPL sono state interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e quale parte integrante del rendimento.

Stato Patrimoniale Consolidato Riclassificato

 

VOCI DELL'ATTIVO (in migliaia di euro) CONSISTENZE AL VARIAZIONE
31.12.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Cassa e disponibilità liquide 56 48 8 16,7%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 137.098 193.654 (56.556) (29,2)%
  a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 24.313 29.809 (5.496) (18,4)%
  c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 112.785 163.845 (51.060) (31,2)%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.173.808 432.094 741.714 171,7%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.278.116 7.904.567 373.549 4,7%
  a) crediti verso banche 626.890 590.595 36.295 6,1%
  b) crediti verso clientela 7.651.226 7.313.972 337.254 4,6%
Partecipazioni 6 - 6 n.a.
Attività materiali 106.301 130.650 (24.349) (18,6)%
Attività immateriali 60.919 23.277 37.642 161,7%
di cui:        
 - avviamento 39.542 1.515 38.027 n.s.
Attività fiscali: 391.185 395.084 (3.899) (1,0)%
  a) correnti 56.869 46.820 10.049 21,5%
  b) anticipate 334.316 348.264 (13.948) (4,0)%
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 25.560 - 25.560 n.a.
Altre attività 352.975 302.887 50.088 16,5%
Totale dell'attivo 10.526.024 9.382.261 1.143.763 12,2%
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO (in migliaia di euro) CONSISTENZE AL VARIAZIONE
31.12.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.463.245 7.437.694 1.025.551 13,8%
  a) debiti verso banche 959.477 785.393 174.084 22,2%
  b) debiti verso clientela 5.286.239 4.673.299 612.940 13,1%
  c) titoli in circolazione 2.217.529 1.979.002 238.527 12,1%
Passività finanziarie di negoziazione 21.844 31.155 (9.311) (29,9)%
Passività fiscali: 69.018 52.722 16.296 30,9%
  a) correnti 28.248 13.367 14.881 111,3%
  b) differite 40.770 39.355 1.415 3,6%
Altre passività 390.022 367.872 22.150 6,0%
Trattamento di fine rapporto del personale 9.977 8.039 1.938 24,1%
Fondi per rischi e oneri: 32.965 25.779 7.186 27,9%
  a) impegni e garanzie rilasciate 3.952 3.896 56 1,4%
  c) altri fondi per rischi e oneri 29.013 21.883 7.130 32,6%
Riserve da valutazione (3.037) (14.606) 11.569 (79,2)%
Riserve 1.260.238 1.168.543 91.695 7,8%
Sovrapprezzi di emissione 102.285 102.116 169 0,2%
Capitale 53.811 53.811 - 0,0%
Azioni proprie (-) (3.012) (3.103) 91 (2,9)%
Patrimonio di pertinenza di terzi (+ / -) 5.571 5.476 95 1,7%
Utile (perdita) d'esercizio (+/-) 123.097 146.763 (23.666) (16,1)%
Totale del passivo e del patrimonio netto 10.526.024 9.382.261 1.143.763 12,2%

Conto Economico Consolidato Riclassificato

 

VOCI (in migliaia di euro) ESERCIZIO VARIAZIONE
31.12.2019 31.12.2018 ASSOLUTA %
Margine di interesse 458.868 469.261 (10.393) (2,2)%
Commissioni nette 94.078 84.505 9.573 11,3%
Altre componenti del margine di intermediazione 5.387 22.737 (17.350) (76,3)%
Margine di intermediazione 558.333 576.503 (18.170) (3,2)%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (87.183) (100.094) 12.911 (12,9)%
Risultato netto della gestione finanziaria 471.150 476.409 (5.259) (1,1)%
Spese amministrative: (344.237) (288.110) (56.127) 19,5%
  a) spese per il personale (129.959) (111.584) (18.375) 16,5%
  b) altre spese amministrative (214.278) (176.526) (37.752) 21,4%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (12.376) (2.099) (10.277) 489,6%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (15.839) (12.758) (3.081) 24,1%
Altri oneri/proventi di gestione 77.531 29.536 47.995 162,5%
Costi operativi (294.921) (273.431) (21.490) 7,9%
Utile (Perdite) da cessioni di investimenti (408) - (408) n.a.
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 175.821 202.978 (27.157) (13,4)%
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (52.633) (56.168) 3.535 (6,3)%
Utile (perdita) d'esercizio 123.188 146.810 (23.622) (16,1)%
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi 91 47 44 92,8%
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo 123.097 146.763 (23.666) (16,1)%

Conto Economico Consolidato Riclassificato: 4° Trimestre

 

VOCI (in migliaia di euro) ESERCIZIO VARIAZIONE
4° Trim. 2019 4° Trim. 2018 ASSOLUTA %
Margine di interesse 134.230 140.014 (5.784) (4,1)%
Commissioni nette 25.349 24.525 824 3,4%
Altre componenti del margine di intermediazione 7.511 8.414 (903) (10,7)%
Margine di intermediazione 167.090 172.953 (5.863) (3,4)%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito (38.169) (31.179) (6.990) 22,4%
Risultato netto della gestione finanziaria 128.921 141.774 (12.853) (9,1)%
Spese amministrative: (90.445) (71.010) (19.435) 27,4%
  a) spese per il personale (34.262) (28.303) (5.959) 21,1%
  b) altre spese amministrative (56.183) (42.707) (13.476) 31,6%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (351) 3.207 (3.558) (110,9)%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (3.046) (3.685) 639 (17,3)%
Altri oneri/proventi di gestione 12.161 6.922 5.239 75,7%
Costi operativi (81.681) (64.566) (17.115) 26,5%
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 47.240 77.208 (29.968) (38,8)%
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (8.105) (19.447) 11.342 (58,3)%
Utile (perdita) d'esercizio 39.135 57.761 (18.626) (32,2)%
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi 34 (8) 42 (509,8)%
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo 39.101 57.769 (18.668) (32,3)%
FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI: (in migliaia di euro) DATI AL
31.12.2019 31.12.2018
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.008.865 924.285
Capitale di classe 1 (T1) 1.064.524 980.463
Totale fondi propri 1.342.069 1.257.711
Totale attività ponderate per il rischio 9.206.155 8.974.645
Ratio – Capitale primario di classe 1 10,96% 10,30%
Ratio – Capitale di classe 1 11,56% 10,92%
Ratio – Totale fondi propri 14,58% 14,01%

Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 dicembre 2019, al netto del dividendo stimato.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI: PERIMETRO DEL GRUPPO BANCA IFIS(in migliaia di euro) DATI AL
31.12.2019 31.12.2018
Capitale primario di classe 1 (CET1) 1.312.821 1.231.537
Capitale di classe 1 (T1) 1.312.821 1.231.537
Totale fondi propri 1.713.198 1.631.858
Totale attività ponderate per il rischio 9.190.900 8.966.099
Ratio – Capitale primario di classe 1 14,28% 13,74%
Ratio – Capitale di classe 1 14,28% 13,74%
Ratio – Totale fondi propri 18,64% 18,20%

Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri comprendono gli utili generati dal Gruppo Bancario al  31 dicembre 2019, al netto del dividendo stimato.

Allegato

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