Il Ftse Mib ha archiviato in calo dello 0,61% a 15533 euro una seduta in cui ha oscillato sopra e sotto la parita' in un range compreso tra 15479 e 15720 punti, in linea le altre borse europee. Dax -0,39%, Cac-40 -0,67%, Ibex-35 -0,82% e Ftse 100 -0,62%.

Dopo un'apertura negativa su cui ha pesato l'attentato di Boston, il listino italiano e' passato in positivo e non ha reagito all'indice Zew tedesco sotto le attese che e' sceso ad aprile a 36,3 punti dai 48,5 punti di marzo, contro un consenso a 40 punti.

Bene anche l'asta spagnola con cui il Tesoro ha collocato 5,069 mld euro di Letras a 6 e 12 mesi, con rendimenti in calo. L'ammontare totale e' stato superiore al target che si intendeva emettere compreso tra 4 mld e 5 mld euro.

Quanto ai Btp Italia, nel secondo e ultimo giorno di collocamento, hanno ricevuto ordini per 8 mld euro, cifra che se sommata agli 8,9 mld di ieri, porta il totale a 16,9 mld.

Nelle prime ore del pomeriggio i buoni conti di Goldman Sachs hanno dato uno spunto ai bancari che hanno recuperato virando in positivo e sostenuti anche da un calo dello spread sul decennale Btp/Bund che in chiusura poi e' risalito a 310 punti base.

Contrastata a fine giornata la performance delle banche. B.P.E.Romagna +1,37%, B.Mps +1,31%, Mediobanca +0,86%, Ubi B. +0,72%, Unicredit -0,06%, Intesa Sanpaolo -0,8%, B.Popolare -1,45% e B.P.Milano -1,33%.

Quanto ai dati macro, in Usa e' stata resa nota l'inflazione scesa a marzo dello 0,2% a livello mensile a fronte di un consenso invariato. L'indice relativo all'andamento della produzione industriale dello stesso mese invece ha registrato un aumento dello 0,4% rispetto a febbraio contro le attese a +0,2%.

A piazza Affari la migliore blue chip e' stata Pirelli & C. che ha guadagnato il 2,46% a 7,285 euro, grazie all'upgrade di Intermonte ad outperform.

Bene anche Atlantia (+1,62%) e Gemina (+1,99%) con i manager delle due societa' che oggi a Londra hanno illustrato ai rappresentanti della comunita' finanziaria i termini del progetto di fusione e gli obiettivi attesi dall'operazione a partire dall'esercizio in corso.

  In luce  Fiat (+2,37%), Finmeccanica (+2,32%), B.Unicem (+1,63%) e Mediaset (+1,51%). 

Tra i titoli peggiori del paniere principale figurano invece A2A (-3,54%) e Saipem (-2,55%) penalizzata dai rumors secondo cui il gruppo sarebbe stato escluso da una gara per l'aggiudicazione di un contratto di 1,5 mld euro ad Abu Dhabi.

  Male pure i titoli del lusso che hanno risentito dei conti deludenti di Vlmh. Salvatore Ferragamo -3,39%, Luxottica -1,78%, Tod's -2,78%, Safilo G. -3,16% e B.Cucinelli -3,14%. 

Si segnalano le vendite su Autogrill (-2,48%), Prysmian (-1,94%) e Generali Ass. (-1,55%).

Tra le mid cap, B.P.Sondrio ha chiuso in progresso del 4,34% e Acea del 4,4% alla luce dell'aumento del rating a buy ed il target price a 6 euro da parte degli analisti di Equita Sim.

Saras ha perso lo 0,86% a 1,032 euro. Gli analisti hanno alzato i target price sul titolo all'indomani della notizia che Rosneft ha acquistato a 1,37 euro per azione il 13,7% del capitale dalla famiglia Moratti, che scende al 50,02%, e ha lanciato un'offerta pubblica volontaria sul 7,29%.

In rosso Trevi Fin. (-5,46%), De'Longhi (-4,68%) e Rcs (-1,08%).

Infine, sul resto del listino Eurotech ha segnato un +3,36% a 1,261 euro dopo che la controllata Parvus Corporation ha siglato un accordo di collaborazione con Saic, una delle 20 societa' scelte dall'esercito americano per concorrere a forniture specifiche all'interno del contratto Idiq (indefinite delivery indefinite-quantity) Gtacs. fcm

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