Il Ftse Mib cede lo 0,68% a 16790 punti e resta poco mosso dopo
la prima tornata di dati Usa e dopo l'apertura delle Borse
americane, che scambiano sostanzialmente sulla parita' (Dow Jones
-0,02%, S&P 500 +0,03%).
Nel dettaglio, i redditi di luglio sono aumentati dello 0,1%
(+0,2% m/m il consenso) cosi' come le spese personali per consumi
di luglio (+0,3% m/m consenso), mentre i redditi di giugno sono
stati confermati a +0,3%; le spese personali per consumi di giugno
sono state riviste da +0,5% a +0,6%. L'indice dei prezzi per spese
e consumi personali core di luglio e' aumentato dello 0,1% m/m
(consenso +0,2% m/m).
Un esperto contattato da MF-Dowjones fa notare che il settore
petrolifero insieme a quello automobilistico e' il peggiore in
Europa; il Ftse Mib risente molto delle perdite di Eni
(-1,36%).
Incrementa ancora i rialzi Telecom I. (+9,25%) sia grazie
all'upgrade di Bernstein ad outperform da market-perform che
all'ondata M&A che sta caratterizzando il settore.
In ordine sparso le banche: Ubi B. +0,76%, Intesa Sanpaolo
+0,6%, B.P.Milano +0,37%, B.P.E.Romagna -1,26%, Unicredit -0,83%,
B.Mps -1,34%, Mediobanca -0,71% e B.Popolare -2,34%. Il
differenziale sul decennale Btp/Bund e' a quota 253 punti base.
Sul resto del listino si segnala Eurotech (-0,56% a 1,238 euro).
Mediobanca Securities ha confermato sul titolo la raccomandazione
neutral e il target price a 1,7 euro e ritiene che si assistera' ad
un recupero del trend delle vendite nel 2* semestre. sda