Il Ftse Mib cede il 2,2% a 19.506 punti.
Un operatore contattato da MF-Dowjones spiega che Milano "si sta
adeguando a quanto sta avvenendo sul resto dei mercati a partire da
Cina, Europa e Usa, dove si verificano prese di beneficio
generalizzate. Per l'indice italiano si può attualmente supporre un
supporto a 19.300-19.400 punti".
Forti perdite per il settore dei titoli bancari: B.Popolare
-3,64%, Ubi B. -3,57%, Unicredit -3,25%, Mediobanca -3,24%,
B.P.Milano -2,94%, B.P.E.Romagna -2,84%, Intesa Sanpaolo -1,17% e
B.Mps -1,18%.
Proseguono i cali per il comparto dell'oil & gas. Tenaris
cede lo 0,72%, Saipem il 2,15% ed Eni l'1,47%.
Vendite su Telecom I. (-1,54% a 0,92 euro). ICBPI ha confermato
sul titolo la raccomandazione neutral e il prezzo obiettivo a 1,03
euro evidenziando che Oi ha siglato un accordo del valore di 7,4
mld euro per la cessione della divisione PT Portugal ad Altice. Gli
analisti giudicano positivamente questa notizia in vista del
consolidamento del mercato mobile brasiliano.
In rosso anch Yoox (-4,33%), B.Unicem (-2,71%) e Campari
(-2,59%) con Bryan Garnier che ha limato il fair value del gruppo a
5,8 euro da 5,9 euro, confermando a neutral il rating.
Sul resto del listino in evidenza La Doria (+1,83%), primo
produttore italiano di legumi conservati e di derivati del pomodoro
(polpa e pelati), che ha aggiornato ancora i nuovi massimi storici
sul segmento Star di Piazza Affari. Le azioni, che nel corso della
mattinata sono arrivate a toccare un massimo storico a quota 7,69
euro, ora sono a quota 7,51 euro.
Si segnala anche Marie T. (+0,21% a 1,9 euro). Gli analisti di
Mediobanca Securities hanno confermato la raccomandazione
outperform e il prezzo obiettivo a 2,5 euro sull'azione e hanno
riportato le ipotesi di stampa secondo cui l'egiziana Kima ha
assegnato alla societá i progetti per l'impianto di produzione di
ammoniaca e urea.
Si registrano vendite pure su Eurotech (-4,85% a 1,6 euro) con
Banca Imi che ha confermato il rating buy sul titolo con un target
price di 2,8 euro per azione. Gli esperti hanno segnalato che i
ricavi dei primi nove mesi dell'anno sono stati influenzati
negativamente dallo yen.
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