Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un -2,81% a
19.390 punti. Hanno terminato le contrattazioni in territorio
negativo anche il Ftse-100 (-2,14%), il Dax (-2,21%), il Cac-40
(-2,55%), e l'Ibex (-3,18%).
La Grecia sta nuovamente preoccupando gli investitori,
aggiungendo pressione all'equity globale giá penalizzato dalla
decisione della Banca centrale cinese di richiedere collaterali con
un piú alto rating, e dal crollo dei prezzi del petrolio. Gli
operatori sono inoltre preoccupati per il fatto che la Fed nella
sua prossima riunione possa rimuovere il riferimento al "tempo
considerevole" relativo ai bassi tassi.
Giornata di forti perdite per il settore dei titoli bancari:
B.Popolare -4,71%, Ubi B. -4,43%, B.P.Milano -4,2%, Unicredit
-3,84%, B.P.E.Romagna -3,79%, Mediobanca -3,17%, B.Mps -2,19% e
Intesa Sanpaolo -2,04%.
Vendite anche nel comparto oil & serivces: Eni ha ceduto il
2,07% con Fidentiis che ha confermato sul titolo la raccomandazione
hold e il range di valutazione a 17,5-18 euro, dichiarando di
vedere una chiara opportunitá di acquisto dopo la recente debolezza
legata al calo del prezzo del greggio. La società, insieme a Saipem
(-1,99%), è stata inserita da Credit Suisse tra le sue nuove "top
underperforms", con un target price pari a 11 euro per azione.
Chiude la seduta in perdita anche Tenaris (-0,72%) con
Mediobanca Securities che ha ridotto il target price del titolo a
17,8 euro da 18,8 euro (rating outperform invariato) in seguito ad
una riduzione media delle stime di Ebitda e di Eps del 9% per il
biennio 2015-2016.
In rosso Finmeccanica (-5,07%). Fidentiis ha confermato sul
titolo la raccomandazione sell e il range di valutazione a 5-5,2
euro. Secondo le ultime indiscrezioni di stampa la societá avrebbe
invitato il gruppo giapponese Hitachi e la cordata cinese guidata
da Insigma a presentare le offerte vincolanti per Ansaldo Breda
nella settimana che precede Natale. Per gli analisti c'è ancora
bassa visibilità sull'ammontare dell'offerta.
In negativo Telecom I. (-1,43% a 0,93 euro) con ICBPI che ha
confermato sul titolo la raccomandazione neutral e il prezzo
obiettivo a 1,03 euro. Gli analisti hanno evidenziato l'accordo del
valore di 7,4 mld euro che Oi ha siglato per la cessione della
divisione PT Portugal ad Altice, giudicando positivamente la
notizia in vista del consolidamento del mercato mobile
brasiliano.
Perdite anche tra i titoli del lusso, con Tod'S, Luxottica,
Moncler e Salvatore Ferragamo che hanno ceduto rispettivamente il
2,14%, il 2,19%, l'1,2% e lo 0,67%.
In calo Yoox che ha lasciato sul terreno il 5,06% a 18,2 euro.
Il titolo è stato penalizzato dal dato deludente sulle vendite
trimestrali di Asos.
In completa controtendenza Mediaset, che ha terminato la seduta
con un rialzo del 2,81% a 3,44 euro grazie al dato sulla raccolta
pubblicitaria di novembre (+7% a/a).
Sul resto del listino in evidenza La Doria (+0,95%), primo
produttore
italiano di legumi conservati e di derivati del pomodoro (polpa
e pelati), che ha aggiornato ancora i nuovi massimi storici sul
segmento Star di Piazza Affari. Le azioni, che nel corso della
mattinata sono arrivate a toccare un massimo storico a quota 7,69
euro, hanno chiuso la seduta a quota 7,44 euro.
Si segnala anche Marie T. (-1,3% a 1,89 euro). Gli analisti
di
Mediobanca Securities hanno confermato la raccomandazione
outperform e il
prezzo obiettivo a 2,5 euro sull'azione e hanno riportato le
ipotesi di
stampa secondo cui l'egiziana Kima ha assegnato alla societá i
progetti
per l'impianto di produzione di ammoniaca e urea.
Si registrano vendite pure su Eurotech (-4,32% a 1,61 euro).
Banca Imi ha confermato il rating buy sul titolo con un target
price di 2,8 euro per azione. Gli esperti hanno segnalato che i
ricavi dei primi nove mesi dell'anno sono stati influenzati
negativamente dallo yen.
Sul listino Aim male Modelleria Brambilla (-9,27% a 3,72 euro),
che paga qualche presa di profitto dopo i forti guadagni messi a
segno dal giorno del debutto (+60% circa).
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